Si sono nuovamente tenute oggi le audizioni in Commissione Giustizia al Senato per quanto riguarda il disegno di legge Zan. Tra gli esperti auditi anche Francesca Izzo, esponente femminista di Non Una di Meno.
Pur ribadendo la sua posizione favorevole all’intero disegno di legge contro l’omotransfobia, la Izzo ha ribadito e concentrato il suo intervento sulle criticità e le confusioni legate alla dicitura “identità di genere”.
«Nel disegno di legge l’identità di genere è stata usata – ha detto – per riferirsi anche e soprattutto al transgenderismo, rischiando di scatenare grosse confusioni. Noi – ha detto – non crediamo che sia questa la via per porre fine alle discriminazioni, ovvero non è annullando le differenze sessuali e basate sulla sessualità che si arriva a non discriminare. Ciò che non è accettabile è l’inserimento, in una legge di rango penale, di una formula che è espressione di teorie controverse e discutibili e che in questo modo ottengono una patente di verità, che invece non spetta al legislatore dare».
Fonte: SenatoTV