Il mondo arcobaleno non finisce mai di stupire. A Melbourne, in Australia, un’adolescente ha iniziato a identificarsi come gatto e ha smesso di parlare. Nonostante questo la sua scuola privata sì è mostrata molto comprensiva e ha incoraggiato di fatto il suo “comportamento animale”.
La scuola le permette infatti di esprimere liberamente questa identità, purché non crei disturbo al normale svolgimento delle lezioni: "Sembra che nessuno abbia un protocollo per gli studenti che si identificano come animali, ma l'approccio è che se non interrompe l’attività scolastica, tutti devono essere di supporto".
Pare che questo non sia il primo caso di identità fluida declinata in stile "animalier": qualche mese fa, sempre a Melbourne, uno studente si era identificato come cane, mentre lo scorso marzo a Brisbane, alcune studentesse avevano iniziato a indentificarsi come gatti e volpi, tanto da camminare a quattro zampe e tagliare le proprie divise studentesche in modo da lasciare spazio alle "code".
Si tratta di casi che possono essere fatti rientrare all’interno del fenomeno dei “Furries”, una sottocultura di persone che si identificano e si travestono come animali. Molti si stupiscono davanti a questi fatti, ma era evidente che una volta accettati i principi dell’ideologia Gender si sarebbe arrivati in breve tempo anche a questo.
Fonte: Daily Mail