Chiamare un figlio maschio con pronomi maschili o una figlia femmina con pronomi femminili, considerarli maschio o femmina in base al loro sesso, sta diventando un atto fuori legge in vari Paesi. L'Australia sembra correre in questa pericolosissima direzione. "Lo stato australiano di Victoria ha trasformato in legge un testo della sinistra radicale dopo un dibattito di 12 ore in parlamento. Il provvedimento rende illegale cercare di modificare o sopprimere l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona nello stato di Victoria. [...] I trasgressori rischiano multe fino a $ 200.000 e 10 anni di carcere". Si arriverebbe a vietare qualunque pratica - psicologica, spirituale, comportamentale - che incoraggi le persone, persino i bambini piccoli, ad accettare il proprio sesso di nascita. Nel mirino gli insegnamenti della Chiesa cattolica. Oltre che la libertà personale.
Fonte: Il Timone