Battesimi “gender free”: in Francia il vescovo di Langres ha pubblicato le nuove direttive "arcobaleno". Dunque per le unioni omosex esiste una dottrina a parte? Ma no, è un'operazione dettata dall'esigenza di "non offendere nessuno", insomma il politicamente corretto ecclesiale a quanto pare, tanto mediatica quanto assurda.
A riportare la notizia in Italia è stato il quotidiano La Verità, che ha raccontato come il monsignor Joseph de Metz-Noblat, tra l'altro presidente del Consiglio per le questioni canoniche della Conferenza episcopale francese, lo scorso 13 dicembre abbia indirizzato ai vescovi un nuovo formulario per adempiere gli atti battesimali.
Cosa significa certificati “gender neutral”? Che non potranno più riportare la dicitura di “padre” e “madre” per indicare i genitori del piccolo da battezzare. D'altronde in Francia l'amministrazione civile francese, ha sostituito i termini “padre” e “madre” con termini più neutri già da tempo: “genitori” o “titolari della genitorialità” o “della paternalità”. Ma Berbanos diceva: chi perde la battaglia delle parole perde la battaglia delle idee.
Redazione