Sono innumerevoli gli aspetti critici dell'assunzione di bloccanti della pubertà. Come ci si può rendere conto a una così tenera età delle conseguenze a cui un simile trattamento può portare? Spesso si dice che essi non arrechino alcun pericolo e che questa "terapia" sia reversibile. Ma anzitutto non è una "terapia", perché non cura nessuno: nessuno è "sbagliato" e nessuno dovrebbei essere indotto a pensare d'essere nato "nel corpo sbagliato". Tutti, piuttosto, meritano d'essere aiutati a valorizzare il proprio corpo ed a riconoscerne la preziosità. Quanto poi al fatto che tale trattamento sia "reversibile" e non comporti alcun rischio, anche questo sembra non essere esattamente così.
Su Feminist Legal leggiamo: "I ricercatori hanno scoperto che i bloccanti della pubertà hanno arrestato l'altezza e compromesso la densità di massa ossea dei bambini che desideravano cambiare sesso. Fino a poco tempo fa i bloccanti della pubertà erano pubblicizzati come un trattamento "completamente reversibile" che metteva in pausa la trasformazione fisica della pubertà, ma da allora il NHS ha aggiornato la sua guida per dire che l'impatto a lungo termine su cervello e ossa è sconosciuto. Il Gender Identity Development Service (GIDS) ha sospeso il trattamento per i bambini a novembre, dopo che l'Alta Corte ha ritenuto "improbabile" che i minori di 16 anni potessero dare il consenso informato a farmaci che potrebbero compromettere la loro futura fertilità e funzione sessuale".