La presidente del Senato Elisabetta Casellati, dopo l'intervento del presidente della commissione Giustizia Andrea Ostellari sul ddl Zan, ha sospeso la seduta del Senato e convocato la riunione dei capigruppo. Secondo Ostellari, «in 15 giorni si può arrivare a un testo condiviso e votare ad ampia maggioranza un provvedimento migliore, senza le criticità tecnico-giuridiche».
Pd, Leu e M5S, però, si sono schierati contro la volontà della presidente del Senato di convocare una capigruppo. Favorevoli invece all'interruzione della seduta Lega e Forza Italia.
Per Bernini di Forza Italia bisogna «continuare la lotta per arrivare ad una vera mediazione» siccome il testo attual è «inutile e pericoloso per i suoi destinatari, per la libertà di espressione che così poco si rispetta». Per Faraone di Italia Viva, invece, è stato giusto e doveroso «verificare in capigruppo se c'è percorso» che lui stesso ha definito «positivo», dunque non per affossare una legge liberticida ma per «migliorarla».
In seguito la seduta in aula è stata ripresa e dopo gli interventi di diversi senatori, tra cui quelli di Pillon, di Renzi e di Salvini, c’è stata la votazione sulle pregiudiziali di costituzionalità avanzate da Lega e Fratelli d'Italia, che sono state bocciate con soli 12 voti di scarto: 136 i voti contrari, 124 i favorevoli e 4 astenuti.
Il ddl Zan tornerà quindi in Aula domattina per la discussione e la votazione delle questioni sospensive di FdI e Forza Italia.
Fonte: TgCom24