19/04/2021

FLASH – Sei mesi di carcere al padre che si oppose al “cambio di sesso” della figlia minorenne

Nelle ultime settimane avevamo seguito la triste vicenda di Robert Hoogland, il padre canadese che è già in carcere da tempo per avere violato un divieto del tribunale che gli impediva di parlare pubblicamente della transizione sessuale della sua bambina, a cui lui ha cercato in tutti i modi di opporsi.

Robert ha ammesso di aver violato intenzionalmente il divieto e ha presentato un’autodichiarazione di colpevolezza per l’accusa di oltraggio alla corte. Nonostante questo pochi giorni fa è stato condannato a 6 mesi di carcere per oltraggio alla corte e 30 mila dollari di multa. Il comportamento del condannato, secondo la sua avvocata Carey Linde, è stato di “stoica accettazione”. Essendo questo il suo primo reato ed essendosi dichiarato colpevole, risparmiando alla corte le spese di un processo, Linde e il suo cliente considerano che la pena sia eccessiva.

Questa vicenda dovrebbe far riflettere molto tutti i sostenitori del ddl Zan, i quali affermano con sicurezza che non vi è alcun rischio di arrivare a una deriva liberticida. La condanna di Hoogland è solo l’ultimo dei numerosi casi simili che si sono susseguiti negli ultimi anni, casi che dimostrano chiaramente che queste leggi possono portare a conseguenze estremamente nefaste per la libertà di espressione e di opinione di un intero popolo.

Fonte: The Post Millenial

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