Per la prima volta sono stati ottenuti dei “simil-embrioni umani” generati in laboratorio non da ovuli e spermatozoi ma da cellule staminali o della pelle riprogrammate. Questi “embrioni” sono sono chiamati blastoidi, perché ricapitolano lo sviluppo dell'embrione allo stadio iniziale (di blastocisti). Una creazione che apre enormi dubbi e problemi etici nonché giuridici, anche se gli scienziati hanno sottolineato come questo risultato potrà portare a nuovi studi sui problemi di fertilità e sulle prime fasi dello sviluppo umano, nonché alla ricerca di nuove terapie. Il risultato è pubblicato su Nature in due studi indipendenti.
Fonte: TgCom24