«Nessuno, ovviamente, va discriminato e quindi l’omofobia non è mai ammessa. Ma anche la Chiesa ha il diritto e il dovere di fare la sua proposta a partire dalla Scrittura. Di poter restare fedele alla sua verità, che si voglia o meno sentirla».
Sono le parole di monsignor Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, intervistato nel corso della rubrica “La Chiesa che C’è” della giornalista Martina Pastorelli.
Su twitter, infatti, il vescovo ha commentato ai microfoni di Pastorelli il disegno di legge Zan sull’omotransfobia, ravvedendo «un pericolo» proprio sulla questione relativa alla libertà di espressione, in particolare di un’istituzione come la Chiesa, nel poter dunque esprimere le proprie opinioni fondate sulla fede cristiana. «Rispetto per tutte le scelte – ha concluso – ma anche per la Chiesa che ha il diritto di rimanere fedele a se stessa e alle sue verità».
#DDLZan il Vescovo Muser:
— Martina Pastorelli (@CathVoicesITA) April 7, 2021
È chiaro! Nessuno va discriminato e quindi l’#omofobia non è mai ammessa. Ma la #Chiesa ha il diritto e il dovere di fare la sua proposta a partire dalla Scrittura.
Di poter restare fedele alla sua verità, che si voglia o meno sentirla#iVescoviParlano pic.twitter.com/hzUYhw4zXA