Sicurezza in rete? Chi ne parla sembra il solito bigotto. Eppure, lo fa per evitare che si verifichino eventi simili a questo: «Lo ha convinto a spogliarsi in diretta su Instagram, mettendolo in ridicolo dinanzi a centinaia di contatti. Per questo un giovane disabile di 21 anni ha tentato il suicidio. [...] Il 21enne, sordo dalla nascita utilizza un impianto cocleare che gli consente di ascoltare e parlare. Incalzato dalla influencer che lo sbeffeggiava chiedendogli: “Che fai ti spogli o no?”, il ragazzo ha mormorato alcune scuse per poi obbedire alla sua interlocutrice. Dopo di che, sentendosi avvilito, si è chiuso in bagno e ha cercato di farsi del male». Fortunatamente, dei suoi conoscenti al corrente di ciò hanno avvisato la famiglia e si è evitato il peggio. Questo fatto rivela come la nostra società sia sempre meno sensibile nei confronti dei disabili e, in generale, dei della vita dei più deboli. Forse, allora, quando parliamo della necessità di promuovere valori etici anche sui social, non siamo poi così esagerati.
Fonte: Blitz Quotidiano