Sta facendo parecchio discutere il comportamento provocatorio di alcuni partecipanti al corteo del Treviso Pride, che è sfilato per le vie della città sabato 23 luglio.
Questa edizione del Pride è stata infatti organizzata dai centri sociali e da Non Una Di Meno, i quali hanno voluto sfidare l’amministrazione comunale, la Chiesa e persino le associazioni LGBT che hanno preso le distanze dalla manifestazione.
Come riportato dal Corriere del Veneto, la volontà del corteo era evidentemente quella di provocare, tanto che alcune ragazze hanno mostrato i seni nudi mentre stavano sulla scalinata del Duomo, che nel Pride precedente non era stato inserito nel percorso.
La diocesi di Treviso, nemmeno 24 ore dopo, è intervenuta con una nota per esprimere «dispiacere nell’apprendere di gesti, gratuitamente provocatori, messi in atto sabato sul sagrato della chiesa cattedrale, gesti che si commentano da soli». Le protagoniste dello strip, peraltro, sono state identificate dalla Digos e potrebbero essere denunciate per il reato di oltraggio al pudore.
Alcuni hanno giustamente sollevato polemiche anche per la presenza di bambini piccoli sul carro degli organizzatori e di giovani uomini e donne con indosso solo dei perizomi e le pettorine gialle del servizio d’ordine.
Fonte: Corriere del Veneto