Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto-legge che proroga di un mese i termini in scadenza per i referendum, l’assegno unico e l’Irap. La norma salva la raccolta firme per la consultazione sulla cannabis, che rischiava di saltare per via dei ritardi burocratici dei Comuni sulle certificazioni dei nominativi. La Lega non ha partecipato al voto: i ministri del Carroccio hanno espresso dissenso sulla scelta di prorogare i termini.
Marco Cappato, uno dei promotori del referendum sulla cannabis, ha celebrato questa decisione, ricordando però che “è importante la pubblicazione immediata in Gazzetta ufficiale, perché alle 13 di giovedì ci sarebbe la scadenza in Cassazione”.
Insomma, appare evidente che il Governo ha agito con il preciso scopo di facilitare il compito dei promotori di questo controverso referendum. Una decisione più che discutibile, anche considerando la difficile situazione attuale.
Fonte: Il Fatto Quotidiano