La fecondazione artificiale è una pratica che, per far nascere un bambino vivo, comporta il sacrificio di numerosissimi embrioni, cioè vite umane a tutti gli effetti. Abbiamo anche spiegato i gravi rischi che può provocare sia a chi vi fa ricorso che ai bambini eventualmente nati. C'è poco da festeggiare, dunque, per quanto avvenuto in campania. «La notizia è che una coppia del Sud, per la prima volta dal 1985, sta portando avanti una gravidanza da procreazione medicalmente assistita (Pma) eterologa (cioè con gameti estranei alla coppia) a carico del servizio sanitario nazionale, all’interno di una struttura pubblica. Questo grazie a un decreto commissariale sulla procreazione medicalmente assistita approvato lo scorso anno dal governatore (e commissario alla sanità) De Luca, che dopo aver modificato la normativa regionale, adeguandola alle sentenze della corte costituzionale, ha sdoganato l’accesso a tutte le tecniche di riproduzione assistita a carico del servizio sanitario campano».
Fonte: Tempi