Con un vero e proprio - e vergognoso - colpo di coda ideologico e a tinte arcobaleno, uno degli ultimi atti del Governo Draghi è stato quello di varare la nuova Strategia Lgbt+ 2022-2025.
La ministra uscente delle Pari opportunità, Elena Bonetti - come riporta Repubblica - è riuscita a inserire il piano agli sgoccioli del mandato, nel Consiglio dei ministri. Un colpo basso poiché il documento va ad incidere direttamente sul nuovo Governo di centrodestra che sarà formato tra qualche giorno.
Il documento, come già in passato, propone azioni al limite della dittatura del pensiero unico, con rimandi diretti alla scuola, ai giovani, alla formazione, al lavoro (addirittura incentivi per assumere persone transgender) e anche al mondo della stampa. Si prevedono dunque corsi nelle scuole mascherati sotto la foglia di fico della "lotta alle discriminazioni" e pefino corsi di formazione su tematiche Lgbt+ per tv, radio, carta stampata e tutto il mondo dei media.
Intanto - e lo auspichiamo - i partiti della nuova maggioranza non sembrano voler rimanere a guardare e già vari esponenti politici hanno espresso il loro dissenso come Isabella Rauti e Eugenia Roccella.