L'esterno della sede dell'associazione ArciLesbica di Bologna è stato imbrattato dai "democratici" sostenitori del ddl Zan, che hanno preso di mira l'edificio per le posizioni contrarie al disegno di legge espresse proprio dalla comunità lesbica.
L'ingresso è stato imbrattato con le scritte "Arcistr***a" e firmato "Rabbia Trans". La presidente dell'associazione, Cristina Gramolini, ha commentato così l'accaduto: "Ecco il clima che si respira nel movimento. Niente di tutto questo fa parte della genuina cultura lgbt, fatta di ironia tagliente, leggerezza, dissacrazione intelligente: nessuno ha più il diritto di discostarsi dall'agenda trans dell'autocertificazione di genere, né da quella gay dell'utero in affitto, in particolare le donne sono rispettate solo se la approvano".