Negli ultimi giorni norme e abusi sempre più invasivi dei diritti dei genitori e della privacy dei singoli hanno toccato l’apice nel Regno Unito e in particolare in Scozia e in Galles, dove l’ideologia LGBT viene imposta in maniera pervasiva e sempre più violenta.
Come riportato dalla Nuova Bussola Quotidiana, la scorsa settimana il Governo scozzese, in accordo con la società di trasporti pubblici “Transport Scotland”, ha deciso di “pretendere la compilazione di un questionario, su orientamento sessuale e identità di genere, da tutti i ragazzi che abbiano compiuto 16 anni e sino a 21 anni, per poter ottenere l’abbonamento gratuito sui mezzi di trasporto”, suscitando le proteste dei genitori e della Chiesa cattolica.
La domanda sulla sessualità del questionario recita così: “Quale delle seguenti opzioni descrive meglio il tuo orientamento sessuale?”. Le risposte includono: “Etero/eterosessuale, gay o lesbica, bisessuale, altro (si prega di specificare), o preferisco non dirlo”. Per quanto riguarda il genere, ai destinatari viene chiesto: “Di che genere sei?”. Le possibili risposte sono: maschio, femmina, trans, non-binario, altro, o “preferisco non dirlo”.
La situazione non è molto migliore in Galles, infatti “la polizia del Galles ha arrestato, lo scorso 27 gennaio, un’attivista per i diritti delle donne per aver affisso adesivi e manifesti in difesa di donne e bambini contro la trans-ideologia e ha confiscato un libro accademico contro l’ideologia transgender che teneva in casa. Jennifer Swayne, 53 anni, è stata trattenuta per più di 12 ore in cella prima di esser rilasciata e ora attende la decisione della polizia e un eventuale processo”. Insomma, ormai chiunque tenti di difendere la realtà del sesso biologico viene perseguito come il peggiore dei criminali.
Tutti questi eventi fanno capire chiaramente che ormai in questi paesi la dittatura del pensiero unico arcobaleno sta diventando molto tangibile.