Finalmente qualche buona notizia dalla Scozia. Un'agenzia governativa è infatti pronta a rivedere la sua policy riguardo all’accoglienza delle richieste dei detenuti maschi per il trasferimento nelle carceri femminili.
Lo Scottish Prison Service (SPS) è sotto pressione per rivedere la sua policy carceraria relativa ai transgender già dal dicembre 2018. Le crescenti richieste di rivalutazione della politica sono arrivate dopo che Karen White, precedentemente chiamato Stephen Terrence Wood, ha confessato di avere commesso abusi sessuali su donne incarcerate in un carcere femminile in Inghilterra.
In base alla politica esistente, un detenuto è trattenuto nel patrimonio carcerario maschile o femminile sulla base di una richiesta personale e in seguito a una valutazione individuale. La policy non richiede formalità tecniche come la chirurgia genitale o un certificato di riconoscimento del genere che riconosca il sesso autodichiarato.
Il Times ha recentemente riferito che "dodici detenuti trans condannati per violenza o crimini sessuali sono stati ospitati nelle carceri femminili scozzesi negli ultimi 18 mesi". Il quotidiano londinese aveva ottenuto i dati ufficiali attraverso richieste fatte ai sensi delle leggi sulla libertà di informazione.
Alcuni attivisti affermano che alloggiare i detenuti maschi che si identificano come transgender in unità separate sia un compromesso che tenga conto della sicurezza e della dignità sia della popolazione femminile che della popolazione che si identifica come transgender. Questa spinta ha portato alla creazione della prima unità transgender nel Regno Unito. L'ala dedicata ai transgender si trova nell'HMP Downview, una prigione femminile di categoria chiusa in Inghilterra che ospita 300 donne e ha un'unità minorile.
Fonte: Women are Human