Ieri il parlamento europeo ha approvato un testo in cui la violenza di genere è considerata come nuova area di crimine elencata nell'articolo 83 (1) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). Nel testo è presente anche la condanna delle organizzazioni pro-family e pro-vita che si battono contro la Convenzione di Istanbul.
Già lo scorso luglio gli eurodeputati avevano richiesto leggi e politiche mirate ad affrontare la situazione delle vittime di violenza di genere, "includendo in tale categoria non solo le donne ma anche le persone Lgbtiq+".
Questa decisione rappresenta l’ennesimo tentativo da parte dell’UE d’imporre a tutti i paesi membri l’ideologia delle lobby LGBT e fornirà anche a certe forze politiche italiane un ulteriore pretesto per chiedere l’approvazione del tanto discusso ddl Zan.