L'Unione Europea ha minacciato di bloccare fino a 126 milioni di euro (150 milioni di dollari) di fondi di coesione ai governi locali polacchi per punirli per aver osato introdurre quelle che l’UE definisce “zone anti-LGBTQ” ma che in realtà sono solo città o provincie che hanno deciso di limitare le attività di propaganda e di indottrinamento delle lobby LGBT, soprattutto per tutelare i minori.
La Commissione Europea ha inviato lettere ai governatori delle province la scorsa settimana avvertendo che se le risoluzioni non fossero state annullate il denaro sarebbe stato trattenuto. I fondi congelati provengono dal programma React-EU lanciato dopo la pandemia di coronavirus per aiutare gli sforzi di recupero dell’economia.
La Commissione non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento sulla situazione e anche il portavoce del governo polacco non ha rilasciato commenti immediati.
Come già successo nel caso dell’Ungheria, l’Unione Europea continua quindi a danneggiare e a ricattare tutti i paesi che osano mettere un limite alle attività di propaganda della galassia LGBT.
Fonte: Bloomberg