La Walt Disney è ormai tristemente nota per le sue posizioni estremamente politically correct e pro-gender. L’ultima trovata in questo senso riguarda i Parchi Disney, che introdurranno una serie di misure importanti volte a promuovere l'"inclusione" al Walt Disney World di Orlando, in Florida, e al Disneyland di Anaheim, in California e in tutte le proprietà presenti sul territorio americano, compresi i suoi numerosi resort per bambini. Non è chiaro se Disney applicherà le stesse misure alle sue proprietà in Europa, Cina, Giappone e Hong Kong.
Disney Parks introdurrà costumi "flessibili riguardo al genere" (Gender Flexible) per i suoi dipendenti non binari e allenterà le rigide direttive sul vestiario della società, consentendo, per la prima volta, ai membri dello staff di avere tatuaggi e gioielli visibili e deviare dal rigido codice di abbigliamento del parco.
I cambi di costume fanno parte di una manovra di ampio respiro di modifica degli standard generali dei Parchi Disney. In precedenza, ai membri del cast veniva chiesto di rispettare quattro principi cardine: “Sicurezza, cortesia, spettacolo ed efficienza”. La direzione dei parchi Disney ora aggiungerà un quinto principio, l’"inclusione".
Il presidente di “Disney Parks, Experiences and Products”, Josh D'Amaro, ha dichiarato che "questo è solo l'inizio, mentre continuiamo a lavorare per un mondo a cui ci sentiamo di appartenere, compresi parchi, esperienze e prodotti Disney più diversificati e inclusivi". Insomma la propaganda gender continua ad espandersi anche nei parchi destinati a bambini e a famiglie e sarà così anche da noi se non reagiremo subito contro leggi come il ddl Zan.
Fonte: The Daily Wire