Genitori preoccupati e operatori sanitari hanno organizzato le prime proteste in Australia contro le cliniche di genere venerdì scorso a Brisbane, Melbourne e Hobart. Il loro scopo era quello di evidenziare i gravi rischi che derivano dalla medicalizzazione dei giovani che sono a disagio con il loro sesso biologico.
"Ero una ragazzina non conforme al genere, un maschiaccio", ha detto la femminista Taylor McGowan, 25 anni, che si è unita a un piccolo gruppo che protestava davanti agli uffici del dipartimento della salute del Queensland nel centro di Brisbane.
'"Se fossi stato un adolescente cresciuto attraverso questa ideologia di genere, avrei potuto chiedere agli operatori sanitari di dirmi che probabilmente ero trans, mi sarebbe stata diagnosticata la disforia di genere e mi sarebbero stati somministrati ormoni e una mastectomia".
Si è detto che molti di coloro che avrebbero voluto partecipare non lo hanno fatto per paura di perdere il lavoro o di essere etichettati come "transfobici". Sin dal plebiscito sul matrimonio, diversi gruppi, comprese associazioni lesbiche e cristiane, hanno cercato di evidenziare le loro preoccupazioni, ma sono stati ostracizzati o ignorati dai media mainstream e da molti politici.
Fonte: Binary Australia