Alla vigilia dello sciopero dell'8 marzo e il giorno dopo la fine del controverso Festival di Sanremo, le femministe hanno deciso di scendere in piazza Sempione a Roma, esponendo una statua blasfema a forma di vagina. Il motivo? Rispondere alle precedenti proteste di Militia Christi e del parroco della chiesa dei Santi Angeli Custodi don Mario Aceto contro il progetto di pedonalizzazione della piazza messo a punto dal municipio III, che prevederebbe lo spostamento della statua della Madonna presente al centro della piazza. Don Aceto la settimana scorsa era infatti sceso in piazza esprimendo questa critica: "Lo striscione contro lo spostamento della statua della Madonnina della Misericordia dicevano che non andava bene. Ma questi affissi sul Municipio? D'accordo per quello per Regeni, preghiamo per lui, ma l'altro arcobaleno è uno scempio". Il sacerdote era stato subito accusato di “omofobia” e le femministe hanno deciso di rispondere in questo modo osceno. Vedremo se anche questo attacco verrà condannato o se invece al femminismo radicale è permesso tutto.
Fonte: La Repubblica