30/03/2021

FLASH - Sanguineti (Vescovo Pavia): «Assurdo, in un periodo simile, dare priorità al ddl Zan»

Anche il vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, si è espresso duramente in merito al ddl Zan, che vede previsto per oggi l’inizio dell’iter per la sua calendarizzazione con il voto in Commissione Giustizia del Senato.

In un messaggio pubblicato sul sito della Diocesi di Pavia, il vescovo si è detto stupido della priorità e attenzione data ad un ddl giudicato «inutile» in un momento storico come quello attuale.

«Stupisce – scrive monsignor Sanguineti - che nella grave situazione che il paese sta vivendo, dopo un anno di un’epidemia ancora in corso, con gravissime urgenze sociali ed economiche e un logoramento evidente della vita di famiglie, anziani, ragazzi e giovani, vi sia, da parte di alcune forze politiche, la tenace intenzione di portare all’esame del Senato il disegno di legge sull’omofobia, approvato alla Camera quattro mesi
fa, con il rischio di produrre fratture e tensioni nell’attuale governo di unità nazionale, nato per affrontare l’emergenza del Covid 19, promuovendo un piano efficace di vaccinazione e sostenendo la progressiva e piena ripresa delle attività sociali, culturali e lavorative in Italia».

«Come cittadino e come vescovo – prosegue - spero che la Commissione Giustizia del Senato oggi non autorizzi il passaggio del ddl in Senato, in un momento così critico per la vita della nazione, e riconfermo le perplessità e gli interrogativi, espressi già nel Comunicato della CEI dello scorso 10 giugno, su un provvedimento che, in nome della giusta lotta contro le discriminazioni – che non sono solo quelle
legate all’orientamento sessuale che una persona può assumere – di fatto rischia di introdurre una legge liberticida, che lede il diritto alla libera espressione del proprio pensiero e delle proprie convinzioni, e tende a sostenere un “pensiero unico” su questioni antropologiche decisive per il presente e il futuro dell’uomo».

Secondo il vescovo di Pavia, «di tutto l’Italia ha bisogno in questo momento, ma non certo di una legge ideologica: nulla di significativo è stato cambiato nel testo approvato alla Camera e ora proposto al Senato. Permane intatto il rischio della deriva liberticida e di favorire forme d’indottrinamento delle teorie del Gender definite da Papa Francesco “uno sbaglio della mente umana”. Mi auguro – conclude - che i nostri rappresentanti politici, delle differenti formazioni, soprattutto se cattolici o comunque amanti dell’autentica libertà di pensiero, sappiano assumere decisioni sagge e illuminate».

 

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