40 vittime sopravvissute ad abusi sessuali hanno fatto causa per 40 milioni di dollari a Pornhub, il più grande sito di pornografia on line, e MindGeek (la società madre di Pornhub) per aver tratto profitto da video girati illegalmente, senza il consenso dei protagonisti.
Da quando il New York Times ha pubblicato il servizio di Nicholas Kristof sull'enorme quantità di stupri e abusi sessuali presenti quotidianamente su Pornhub, il sito ha eliminato oltre 10 milioni di video, fino al 60% dei suoi contenuti, per evitare responsabilità. Ciò non è bastato per evitare la denuncia delle vittime della casa di produzione Girls Do Porn che ha caricato i video su Pornhub, che ha prontamente monetizzato i video e ha raccolto i profitti e si è rifiutato di rimuovere i video, anche dopo che alle vittime è stato assegnato un cospicuo risarcimento a seguito della causa civile vinta contro Girls Do Porn (che pare imprigionasse le persone nelle stanze d’albergo per girare scene di abuso e di violenza molto “realistiche”.
la posta in gioco è incredibilmente alta per Pornhub. Se le cause legali avranno successo, ci saranno forti limitazioni al caricamento di video e una marea di regole da rispettare.
Il Congresso degli Stati Uniti dovrebbe anche approvare l'EARN IT Act, che consentirebbe finalmente a piattaforme digitali come Pornhub, Twitter e Facebook di essere ritenute responsabili se aiutano e favoriscono la distribuzione o il consumo di materiale pedopornografico. Bisognerebbe anche incoraggiare le società di carte di credito a rescindere i contratti con l’agenzia che fa pubblicità su Pornhub.
Fonte: Life Site News