Sabato 8 ottobre decine di padri e madri di ragazzi con disforia di genere sono scesi in piazza a Madrid per protestare contro le leggi che impongono la terapia ormonale sui minori. In particolare, si fa riferimento alla “Ley Trans”, la legge approvata quest’estate presentata dal governo socialista per consentire ai minori la libera autodeterminazione di genere.
Tra le altre cose, la “legge Trans”, promossa dal ministro per l’Uguaglianza di Podemos, Irene Montero, riconosce l’auto-identificazione di genere, non richiedendo diagnosi mediche o psicologiche che attestino la «disforia di genere», né prove testimoniali, o i due anni di trattamenti di transizione previsti dalla normativa in vigore in Spagna dal 2007.
È importante precisare che quelli che hanno partecipato alla manifestazione non sono un gruppo di “omofobi” o di “bigotti”, ma per lo più genitori che sono passati per l’accettazione e l’accoglienza dell’orientamento sessuale dei figli e che poi si sono ritrovati a dover far fronte al loro desiderio di cambiare il proprio corpo esigendo immediati trattamenti irreversibili.
Per questo alcuni di questi genitori alla fine dello scorso anno hanno quindi deciso di creare Amanda, un’associazione laica e apolitica di madri e padri di adolescenti con disforia accelerata. Amanda ora conta oltre duecento associati decisi a convincere i propri figli a non prendere decisioni irreversibili prima di aver indagato le cause originarie del disagio provato verso il proprio corpo.
Fonte: Il Timone