Negli ultimi anni sempre più maschi biologici che s’identificano come donne hanno iniziato a competere negli sport femminili, spesso riportando vittorie schiaccianti. A quanti ritengono ingiusto questo fatto viene spesso risposto che i regolamenti sportivi prevedono quasi sempre che questi uomini debbano radicalmente abbassare il loro livello di testosterone per poter gareggiare insieme alle donne e che quindi la competizione è equa.
Due studiosi, Emma N Hilton e Tommy R Lundberg, hanno deciso di verificare la cosa in modo scientifico e hanno recentemente pubblicato i risultati della loro ricerca, dimostrando che gli uomini trans mantengono un significativo vantaggio muscolare sulle donne anche dopo la soppressione del testosterone.
Per la loro analisi Hilton e Lundberg hanno preso in considerazione i criteri, determinati dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), in base ai quali un uomo transgender può essere ammesso a competere nella categoria femminile. Tali criteri richiedono che i livelli sierici totali di testosterone siano soppressi al di sotto di 10 nmol/L per almeno 12 mesi prima e durante la competizione.
I ricercatori hanno segnalato che il divario di prestazioni tra maschi e femmine diventa significativo durante la pubertà e spesso ammonta al 10-50% a seconda dello sport. Il gap prestazionale è più pronunciato nelle attività sportive che fanno affidamento sulla massa muscolare e sulla forza esplosiva, in particolare nella parte superiore del corpo.
Studi longitudinali che esaminano gli effetti della soppressione del testosterone sulla massa muscolare e sulla forza negli uomini transgender mostrano costantemente cambiamenti molto modesti, dove la perdita di massa magra, area muscolare e forza in genere ammonta a circa il 5% dopo 12 mesi di trattamento.
I due hanno pertanto concluso che il vantaggio muscolare di cui godono gli uomini transgender viene ridotto solo in minima parte quando il testosterone viene soppresso e che le organizzazioni sportive dovrebbero prendere in considerazione questa evidenza quando riesaminano le attuali politiche riguardanti la partecipazione degli uomini transgender nelle categorie sportive femminili.
Fonte: PubMed