30/03/2021

FLASH – UK, giudice decide che i bambini potranno ricevere bloccanti ormonali con il consenso dei genitori

In Inghilterra il movimento transgender continua a guadagnare terreno, purtroppo anche a livello istituzionale. Infatti la famiglia di una ragazza transgender di 15 anni, identificata solo come XY, si è appellata allo stesso tribunale che lo scorso anno aveva deciso che i minori di 16 anni non sono in grado di dare il loro consenso per i bloccanti ormonali, che ritardano l'inizio della pubertà, e questa volta un giudice del tribunale si è espresso a favore della richiesta.

L'NHS Gender Identity Development Service, gestito dal Tavistock and Portman Trust, aveva inizialmente concluso che se i pazienti non possono dare il loro consenso al trattamento, deve essere richiesta un'ordinanza del tribunale in ogni occasione in cui i farmaci vengono utilizzati. Tuttavia, la giudice Justice Lieven ha detto venerdì che anche se XY non è considerata competente a dare il consenso, i suoi genitori "mantengono il diritto proprio dei genitori" di acconsentire a suo nome.

La giudice ha scritto: “sono adulti con piena capacità e, poiché le persone che conoscono meglio il loro bambino e si prendono più cura di lui, saranno in grado di prendere una decisione pienamente informata. Le prove suggeriscono fortemente che i genitori di XY hanno considerato pienamente queste questioni e sono giunti a una decisione attenta e informata. La gravità della decisione di acconsentire ai bloccanti della pubertà è molto grande, ma non è più enorme del consentire a un bambino di morire”.

Jolyon Maugham del Good Law Project, in rappresentanza di XY, ha affermato che la sentenza "in gran parte inverte" l'impatto pratico del caso Bell, consentendo al trattamento di procedere nei casi "in cui il bambino, i genitori e il medico sono tutti d'accordo sul giusto corso di trattamento terapeutico”.

Il sig. Maugham ha dichiarato: “La decisione lascia una serie di problemi irrisolti. I bambini trans senza sostegno dei genitori, che sono particolarmente vulnerabili, rimarranno svantaggiati. Ci auguriamo che alcune di queste difficoltà vengano alleviate dall'appello contro Bell che inizia il 23 giugno".

Fonte: MSN News

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.