12/11/2020

FLASH - Ecco come l'Unione Europea svela la sua strategia pro-Lgbt

Proprio come aveva "promesso" la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione 2020, oggi la stessa Commissione europea ha presentato la sua prima strategia dell'Unione Europea per l'uguaglianza delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, non binarie, intersessuali e queer (LGBTIQ).

Negli ultimi anni nell'UE, secondo il comunicato stampa, sono stati compiuti progressi verso l'uguaglianza delle persone Lgbt; tuttavia sembra che le discriminazione nei confronti delle persone Lgbt persisterebbero e il 43% di loro dichiara di sentirsi discriminato. La strategia propone, tra l'altro, di estendere l'elenco dei reati dell'UE ai crimini d'odio, compreso l'incitamento all'odio omofobico, e di presentare una normativa sul riconoscimento reciproco della genitorialità in situazioni transfrontaliere. Garantisce inoltre che le preoccupazioni delle persone LGBTIQ siano adeguatamente rispecchiate nella definizione delle politiche dell'UE, in modo che le persone LGBTIQ si sentano sicure e abbiano pari opportunità di prosperare e di partecipare appieno alla società. 

Parole che non lasciano ombra di dubbio sulle politiche di parte verso le lobby Lgbt e che sono state conferate dalla Vicepresidente per i Valori e la trasparenza Vera Jourová, che ha dichiarato, come recita lo stesso comunicato stampa: "Tutti dovrebbero sentirsi liberi di essere chi sono, senza timore di persecuzioni. Sono questi i valori dell'Europa per cui ci battiamo. Questa prima strategia a livello dell'UE rafforzerà i nostri sforzi comuni per garantire che tutti godano di un trattamento paritario."

Alla Vicepresidente le ha fatto eco Helena Dalli, Commissaria per l'Uguaglianza, che ha dichiarato, in pompa magna: "Oggi l'Europa si afferma come l'esempio da seguire nella lotta a favore della diversità e dell'inclusione. L'uguaglianza e la non discriminazione sono valori e diritti fondamentali nell'Unione europea. Ciò significa che tutti nell'Unione europea devono sentirsi sicuri e liberi, senza timore di discriminazioni o violenze basate sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere, sull'espressione di genere o sulle caratteristiche sessuali. Abbiamo ancora molta strada da fare prima di realizzare la piena inclusione e l'accettazione che le persone LGBTIQ meritano. Insieme agli Stati membri, confido che possiamo fare dell'Europa un luogo migliore e più sicuro per tutti. A tale riguardo la strategia invita gli Stati membri che non dispongono di strategie nazionali a favore dell'uguaglianza delle persone LGBTIQ ad adottarne una che tenga conto delle esigenze specifiche in materia di uguaglianza delle persone LGBTIQ all'interno del loro paese".

Parole pesanti che, senza giri di parole, vengono rivolte a tutti gli Stati Membri, dunque anche al nostro Paese dove tanto si parla e si discute di omotransfobia e disegni di legge in tal senso. Leggi che, da oggi, avranno anche un pesante e inequivocabile appoggio e spintarella da parte dell'Europa.

 

Fonte: Commissione Europea

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