A Godmanchester, in Inghilterra, uno stupratore violento il cui attacco ha lasciato una donna ferita sia a livello fisico che psicologico è stato citato con pronomi femminili durante tutto il processo penale.
Durante la sentenza di venerdì 15 gennaio presso la Cambridge Crown Court, il giudice David Farrell ha descritto Michelle Winter, di 49 anni, come una persona pericolosa con una "chiara propensione alla violenza". Il giudice Farrell ha condannato il sig. Winter a una pena detentiva di 15 anni per l'accusa di stupro e aggressione fisica.
Il crimine oggetto del processo si è svolto il 16 maggio 2020 in una casa di Buttermel Close, Godmanchester, nel Cambridgeshire. Il giorno successivo, la sopravvissuta allo stupro ha denunciato l'incidente alla polizia locale. Gli agenti hanno notato che la donna era coperta di lividi.
La sopravvissuta allo stupro ha riferito di aver avuto incubi ricorrenti sull'incidente, svegliandosi spesso urlando: "Vattene da me". Lavorando a stretto contatto con il personale del The Elms Sexual Assault Referral Center (SARC), la polizia è stata in grado di sostenere la donna e costruire un caso contro l'aggressore.
Non è normale né accettabile che ci si rivolga ad un uomo che ha commesso violenza contro una donna usando dei pronomi femminili. Si tratta di un’assurdità che va contro la logica e che offende tutte le donne biologiche. Ma se si accetta il concetto di “identità di genere” questa è una conseguenza inevitabile.
Fonte: Women are Human