Negli USA continua lo scontro tra il governo centrale di Biden e quello dei singoli Stati sulla questione transgender e la Corte d’Appello Federale ha emesso poco tempo fa un importante verdetto in merito.
La Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Sesto Circuito ha infatti deciso che le università pubbliche non possono obbligare i professori a rispettare le preferenze di pronome degli studenti. Secondo la corte, tale libertà è protetta dal Primo Emendamento, in particolare se le preferenze di pronome vanno contro le convinzioni religiose o filosofiche di un professore.
La Corte ha argomentato dicendo che “se i professori non fossero protetti dalla libertà di parola durante l'insegnamento, un'università potrebbe esercitare un potere allarmante per imporre la conformità ideologica. Un presidente universitario potrebbe richiedere a un pacifista di dichiarare che la guerra è giusta, a un'icona dei diritti civili di condannare i Freedom Riders, a un credente di negare l'esistenza di Dio, o a un emigrato sovietico di rivolgersi ai suoi studenti come "compagni".
Questa decisione arriva in mezzo a un'ondata di casi giudiziari sui diritti dei transessuali attualmente in corso negli Stati Uniti. L'Alabama è sulla buona strada per approvare un disegno di legge che renderebbe reato qualsiasi trattamento che modifichi il genere dei giovani transgender. Diversi stati stanno anche prendendo in considerazione o hanno recentemente approvato progetti di legge che vieterebbero ai giovani transgender di praticare sport scolastici in squadre in linea con la loro identità di genere.
Fonte: Jurist