L'azienda Stitchbug Studio vende, secondo quanto riportato sul loro sito web, "protesi morbide" cucite all'uncinetto dai proprietari B. Amborn e Ruth Rigney. L’azienda vende una serie di diverse protesi di peni fatte all'uncinetto in diverse dimensioni, colori e pesi, tra cui un "soft packer" da 6 dollari per bambini, chiamato “Bitty Bug”.
Sulla descrizione del prodotto si legge che "è facile da indossare appuntato alla biancheria intima e può essere sentito da chi lo indossa senza essere visibile esternamente (mostrato in un paio di mutande per dimostrare)".
Sui social l’azienda è stata pesantemente criticata e la giornalista Megyn Kelly ha twittato: "Questo non è amore. È un abuso. Ed è infuriante".
A seguito delle critiche sui social media, Stitchbug ha aggiunto una nota ai clienti che il Bitty Bug non è per "neonati o bambini molto piccoli", sebbene il sito distingua tra il Bitty Bug e le taglie "adatte per adolescenti e adulti", chiamato Lil Bug, e Lil 'Bug Jr.
"C'è stata un po' di confusione per coloro che non sono consapevoli di quello che stanno attraversando alcuni giovani trans e di come le protesi possano aiutare la loro esperienza", dice la nota. "Ringraziamo i genitori là fuori che supportano i giovani trans, e siamo onorati di essere una piccola parte di questo processo."
Si tratta di un caso raccapricciante che fa capire fino a che punti si potrebbe arrivare anche in Italia se non si fa nulla per fermare questa deriva pro-transgender.
Fonte: The Free Press