Negli Stati Uniti, a Union Township, New Jersey, un detenuto maschio che aveva combattuto con successo per essere trasferito in una prigione femminile del New Jersey - afflitta da uno scandalo di abusi sessuali - è stato recentemente riportato in una struttura maschile dopo aver dichiarato di aver subito abusi da parte delle guardie carcerarie.
Rae Rollins sta scontando una pena minima obbligatoria di quattro anni, due mesi e 30 giorni per un conteggio di rapina o lesioni personali di secondo grado derivanti da un incidente del 26 dicembre 2017. Il detenuto è stato trasferito a Edna Mahan, l'unica struttura correzionale femminile del New Jersey, nell'ottobre 2019 dopo cinque mesi in una prigione maschile. Il venticinquenne è ora riconosciuto come "donna" nei registri del Dipartimento di correzioni del New Jersey (NJDOC).
L'11 gennaio 2021, il signor Rollins ha litigato con una compagna di reclusione. In seguito ha affermato nei messaggi inviati alla sua famiglia che gli agenti di correzione lo hanno ammanettato nella sua cella e lo hanno gettato a terra, picchiandolo e pestandolo sulla testa. In seguito alla denuncia, sono state richieste le dimissioni del capo del sistema carcerario, ed è stata avviata un'indagine esterna.
Il signor Rollins è stato trasferito alla prigione di stato del New Jersey a Trenton, una struttura per uomini che ospita 1.300 uomini. La decisione è stata presa dal Comitato per l'alloggio del Prison Rape Elimination Act non su richiesta del detenuto.
Mentre il signor Rollins afferma che la mossa è una punizione, le donne sui social media si sono chieste se non fosse invece un privilegio, sottolineando che le detenute non hanno modo di sfuggire agli abusi e alle dure condizioni della prigione.
Insomma, diventa sempre più evidente che le donne sono le vere vittime di questa ideologia transgender che si sta sviluppando rapidamente in molti paesi del mondo.
Fonte: Women are Human