A una decina di giorni dalle Europee, il dibattito nel governo torna a infiammarsi sulla famiglia. Dopo l’apertura del vicepremier Luigi Di Maio, è arrivato il commento del ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana: «Esprimo immensa soddisfazione e gioia per la conversione di Di Maio sulla famiglia», ha detto non senza ironia Fontana. «Ha capito la nostra lezione: se il Paese vuole crescere deve puntare sul rilancio della natalità. Di Maio è diventato un leghista, un mio discepolo. Finalmente dopo mesi di battaglie raccogliamo i frutti: i Cinque Stelle sulla mia linea e la famiglia al centro del dibattito politico, con le nostre priorità!».
Il riferimento di Fontana è all’annuncio del vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico riguardo allo stanziamento di un miliardo per le famiglie, attraverso un decreto. «Battute e folclore», ha replicato Di Maio, interrogato dai giornalisti sulle dichiarazioni del Ministro della Famiglia. «Io non ho niente da rispondere a Fontana. Mi faccia parlare di cose serie piuttosto», ha aggiunto il vicepremier, illustrando poi i dettagli del decreto, che prevede soldi per le famiglie, in particolare per asili nido e baby sitter.
«Sposteremo soldi che avanzano dal Reddito Di cittadinanza, un miliardo di euro», ha spiegato Di Maio, «sulle famiglie che fanno figli e che hanno figli e su quei giovani che stanno andando via dall’Italia e che non hanno nessuna certezza, perché quando vogliono mettere al mondo un bambino non sanno come sostenere le spese e come assicurargli un futuro dignitoso».
Poche ora prima, il vicepremier aveva riservato un’altra stoccata agli alleati, neanche fossero i nemici.
Luca Marcolivio