In merito al contenuto pubblicato da Pro Vita Vita & Famiglia sul Fotografia Calabria Festival e sul supporto dato a quest’ultimo dalla Regione Calabria - guidata dal presidente Roberto Occhiuto -, all’interno del cui Festival è presente una mostra, "Cora's courage”, dedicata alla transizione di genere di una bambina spagnola (LEGGI QUI), riportiamo il seguente chiarimento a firma dell’Associazione Pensiero e Paesaggio e della Direzione del Fotografia Calabria Festival. Cogliamo l’occasione, al di là della diversità di vedute e posizione, per ringraziare chi ci ha scritto per la volontà di dialogo e confronto che crediamo sia sempre la base portante per un’informazione davvero completa, pluralista, democratica e improntata alla ricerca della verità.
Il progetto "Cora's courage", realizzato dalla fotografa di fama internazionale Gabo Caruso, racconta la transizione anagrafica e sociale della sua protagonista, Cora, non quella fisica. La bambina infatti non si è mai sottoposta ad alcun intervento chirurgico e per fortuna gode di ottima salute.
Il progetto fotografico in questione è stato inoltre già esposto in alcuni dei più importanti festival internazionali perché tratta, che ci piaccia o no, un argomento di grandissima attualità su cui ognuno di noi è libero di farsi la propria idea.
Altro importante chiarimento riguarda nello specifico il tema del nostro festival e l'accusa rivolta al Presidente della Regione Calabria, Dott. Roberto Occhiuto, di aver finanziato un evento di "propaganda Gender". È necessario precisare, infatti, che Fotografia Calabria Festival 2023 è dedicato a tutt'altro tema, il Cambiamento, declinato attraverso 10 racconti fotografici - di altrettanto livello artistico di quello di Gabo Caruso e realizzati da fotografi italiani e internazionali - che parlano di clima, storia, società, media, ambiente e addirittura Intelligenza Artificiale. La mostra "Cora's courage" è quindi solo uno dei capitoli del Festival e non ne rappresenta tema centrale.
Ci teniamo infine a dire che Fotografia Calabria Festival si astiene da ogni presa di posizione politica ed ideologica ed è contro ogni tipo di censura.
Pensiamo infatti che la Fotografia, come ogni forma d'arte, debba essere lo specchio della nostra società, in grado di raccontare la nostra contemporaneità e di aprire spazi di confronto costruttivo e non violento.