Fratelli d'Italia ha deciso di "rinviare" la mozione di Giacomo Zamperini con la quale chiedeva alla Regione Lombardia di vietare la carriera alias nelle scuole. Lo ha detto ieri, 2 luglio, Christian Garavaglia, capogruppo di Fdi.
GenderLens indica 29 scuole lombarde in cui è stato già attivato questo protocollo che consente ai ragazzi - contra legem - di usare il nome e il genere che preferiscono nell'ambiente scolastico. Perciò Pro Vita & Famiglia ha inviato più di 150 diffide in tutta Italia alle scuole che adottano la carriera alias.
Come abbiamo spiegato in tante occasioni, la cosa più grave e pericolosa della carriera alias è che essa segna l'inizio della "transizione di genere". E a scuola le persone interessate sono minorenni.
Nel Regno Unito, in Svizzera Australia, nei Paesi Scandinavi, in molti Stati Usa ci si sta rendendo conto che le terapie "affermative" che consentono ai minori di iniziare la transizione di genere possono avere effetti devastanti e il numero sempre più alto di "detransitioner" che devono affrontare una vita di rimpianto e di dolore sta lì a dimostrarlo.
Senza contare poi che la carriera alias comporta la promiscuità di studenti maschi e femmine nei luoghi dedicati alle ragazze (bagni, spogliatoi ecc.) e che negli sport le competizioni verrebbero falsate a discapito delle donne.
Da noi si fa finta di niente e le solite lobby e la solita "Gaystapo" promuove ideologicamente quello che serve solo al male dei ragazzi che si trovano in difficoltà nell'accettare se stessi e il proprio corpo.
Speriamo con tutto il cuore, quindi, che la mozione rinviata non sia definitivamente archiviata, ma venga riproposta al più presto.
Per il bene dei nostri figli.
Per approfondire il problema del transgenderismo tra i minori dal punto di vista scientifico e sociologico richiedete a [email protected] il numero dedicato della nostra Rivista. Bisogna documentarsi seriamente.
Per il bene dei nostri figli.
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