L’indottrinamento ideologico al gender non deve entrare nelle nostre scuole. O, meglio, dato che è già dentro, deve uscirne. E il più velocemente possibile.
Come noto, da tempo diverse realtà hanno intessuto un dialogo con il MIUR, proprio con l’intento di bandire il gender dalle scuole italiane. Le trattative proseguono a rilento e, come è possibile immaginare, presentano diverse criticità.
Per questo è necessario che il grande popolo delle persone di buon senso, che credono nel fatto che tutti noi nasciamo o maschi o femmine e che ritengono ancora la famiglia la cellula fondamentale della società, si mobiliti in massa e faccia vedere che non si temono il caldo, le vacanze estive, le difficoltà logistiche, il rischio di essere tacciati quali “omofobi” e “intransigenti” pur di difendere i nostri bimbi.
Presidio contro il gender: sabato 17 giugno a Roma
Ecco quindi che ProVita Onlus, in collaborazione con NonSiToccaLaFamiglia, Articolo 26 e Generazione Famiglia, invita tutti a prendere parte a un presidio che si terrà sabato 17 giugno alle ore 10.30 davanti al palazzo del MIUR (Largo Bernardino da Feltre), a Roma.
È molto importante dare un segnale chiaro, civile negli atteggiamenti ma fermo nei contenuti. I genitori hanno il diritto (e il dovere) di educare i propri figli: la scuola, lo Stato non sono la prima agenzia educativa, che è – e deve rimanere – la famiglia.
I bambini non hanno bisogno del gender, o di corsi di educazione affettiva e sessuale che hanno come unico scopo quello di insegnare loro a “uscire coperti” e a utilizzare la pillola del giorno dopo. I bambini hanno invece bisogno di essere confermati nella loro identità sessuata e di essere aiutati a scoprire la bellezza di essere maschi o femmine e il mistero insito nella diversità sessuale. E questo secondo i valori scelti dalla famiglia, dai genitori.
Cari Lettori, il gender non avrà la meglio sul buon senso. Vi aspettiamo numerosi a Roma, sabato 17!
Scarica qui la locandina dell’evento.
Redazione
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