ILGA-europe.org ha lanciato recentemente una campagna: Gay vs God? Abbattere i miti sulla religione e le identità delle persone LGBTI.
In particolare stanno promuovendo una serie di video-spot tutti tesi a dimostrare che si può essere lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali ed essere religiosi, credenti e praticanti le più diverse religioni.
La maggior parte dei video sono stati fatti al meeting dell’European Network for Freedom of Religion or Belief (ENORB) dello scorso novembre. Il network lavora a stretto contatto con ILGA e pare abbia ricevuto un finanziamento ad hoc dalla Open Society di Soros proprio per lanciare una siffatta campagna.
Ma, tutto sommato, da dove vengano i loro soldi importa relativamente poco.
Né osiamo sindacare ciò che vanno dicendo i Sikh o gli esponenti delle altre religioni o sette religiose, a proposito della conciliabilità tra l’essere adepti e LGBTIQA(...): non ci compete.
Vorremmo solo provare a fare un piccolo ragionamento basato sul buon senso e sul “catechismo base” di quella che è la nostra religione, il Cattolicesimo.
A “dottrina” non insegnano mica che le tendenze sono peccato. Anche perché certe “tendenze” ce le abbiamo tutti. Il male sono gli atti disordinati che assecondano certe tendenze e innanzitutto fanno veramente male a chi li fa. Certo – a catechismo – spiegano che spesso il male sembra bello e piacevole (ma il piacere è davvero effimero e non appaga), perché il nemico cerca di nascondere “il veleno nello zucchero”, per farcelo sorbire.
E – purtroppo – queste caramelle sono così dolci e invitanti che chi più e chi meno tutti ce le mangiamo.
A quel punto, un buon Cristiano, quando manda giù il veleno ( = fa peccato), sa che una buona direzione spirituale e i Sacramenti stanno lì a bella posta come antidoto al veleno ingoiato.
Per questo Gesù diceva “Io sono venuto per i peccatori”...
Il problema di questa propaganda LGBTQIA(...), quindi, non è il voler conciliare la tendenza omosessuale con la religione. Il problema è la lussuria, una di quelle caramelle avvelenate che mangiamo tutti, a prescindere dall’ “orientamento sessuale”.
Il problema di ILGA & soci è che pretendono che il veleno non sia veleno, anzi che faccia bene al fegato. E ce lo vengono a dire per bocca di qualche “teologo” tipo Charamsa .
Come quelli che dicono che la droga fa bene al cervello, e il fumo fa bene ai polmoni.
Io – “dall’alto” del mio corso base di Catechismo – dico a chi ha tendenze omosessuali:”Certo che tu puoi essere un bravo cristiano, frequentare i Sacramenti ecc. Riconosci di essere un povero peccatore – come lo sono io – e mettiti in cammino sulla strada della santità... Dio che vede il cuore aiuterà anche te, come aiuta tutti i peccatori pentiti desiderosi di pace, amore e libertà.
Per avere informazioni (da persone più competenti di me), guarda qui, o qua.
Francesca Romana Poleggi