La neolingua ne inventa una al giorno e la Gaystapo è sempre lì, pronta a far rispettare le nuove regole, anche quelle della neolingua, appunto.
In Canada, stanno seguendo l’esempio dato a New York: punizioni severe a chi si macchia della ignobile colpa di “misgendering“.
Misgendering, nel dizionario della neolingua significa “sbagliare gender” cioè usare il pronome sbagliato (xe o xer, anche questi inventati dalla neolingua, come quelli della tabella qui sotto) nel rivolgersi ai transgender.
La Gaystapo a New York fa pagare multe da 150.000 a 250.000 dollari. In Ontario la presidentessa della Gaystapo, alias Commissione per i Diritti Umani, Renu Mandhane, auspica sanzioni disciplinari, in adempimento della legge C-16 voluta dal primo ministro Trudeau.
A quelle che risultano delle vere e proprie intimidazioni, non si è sottomesso il professore di psicologia dell’Università di Toronto, Jordan Peterson, che già a settembre aveva dichiarato pubblicamente che non sarebbe adeguato alle imposizioni grammaticali della Gaystapo che considera un attacco senza precedenti alla libertà di espressione.
L’università ora ha inviato a Peterson un richiamo disciplinare scritto. La Mandhane, sui giornali, approva e stigmatizza il misgendering del professore. Ha anche detto che i datori di lavoro hanno il dovere legale di adottare misure concrete per prevenire e reprimere la discriminazione. Se il caso finisse davanti a un giudice Peterson potrebbe essere condannato a pagare una multa.
Peterson ha lanciato tre video su You Tube (questo è l’ultimo, in inglese, ovviamente) in cui chiaramente si oppone al clima di repressione causato dalle leggi anti-discriminazione federali e provinciali, che definisce di stampo dittatoriale.
Del resto chi è che cambia la grammatica e il vocabolario? I regimi totalitari. I regimi che attraverso l’uso – o il non uso – di determinate parole, intendono plasmare le menti dei malcapitati cittadini praticando su di loro quel lavaggio del cervello ben descritto da George Orwell laddove parla della neolingua.
La Gaystapo, oggigiorno, è il “braccio armato” dell’ideologia gender. Questa a sua volta è un risvolto moderno del vecchio nichilismo che intende rivoluzionare l’antropologia corrente, destrutturare l’individuo e la società. Una società sempre più liquida, senza corpi intermedi, un agglomerato di individui – monadi – non -pensanti. Ottimi consumatori e docili sudditi al servizio delle élite radical chic che detengono il potere economico e finanziario globalizzato.
La Gaystapo forse riuscirà a boicottare la conferenza dibattito sul tema che il professore vuole tenere nei prossimi giorni. Ma Peterson ha dichiarato che è disposto ad andare in prigione, a pagare multe, e a perdere il suo posto di lavoro piuttosto che usare il linguaggio imposto da altri, compresi i ridicoli pronomi gender.
Redazione
Fonte: Life SiteNews