I bambini inglesi sono sottoposti da tempo all’indottrinamento ideologico del gender.
Ora nelle scuole elementari sarà adottato un libro – dai 7 anni in su – scritto da un attivista LGBTQIA(...) che – in italiano – si intitola: “Posso parlarti della diversità di genere?” (Can I Tell You about Gender Diversity).
CJ Atkinson, l’autore, che si definisce queer e dichiara di preferire essere chiamato come un lui, o meglio come un loro, con l’approvazione del Dipartimento del Regno Unito per l’Istruzione, consiglia a insegnanti, genitori e studenti l’uso del linguaggio appropriato, “non binario”, perché non ci sono solo due Gender (generi).
Molti hanno protestato sulla diffusione di tale manuale, e lui – anzi – loro ha detto che sono tutti malati di “trans-panico”.
Il libro di 60 pagine inizia così:
“Il mio nome è Kit e ho 12 anni. Io vivo in una casa con mia mamma e papà, e il nostro cane, Pickle. Quando sono nato, i medici ha detto a mia mamma e papà che avevano avuto una bambina, e così per i primi anni della mia vita i miei genitori mi hanno cresciuto come tale. Questo vuol dire che mi è stato assegnato il genere femminile alla nascita. Ma io non ero mai felice. ”
Quindi Kit inizia ad usare gli ormoni per bloccare la pubertà per “fermare il mio corpo che si svilupperebbe in modo che mi rende infelice.”
Kit, quindi indossa abiti maschili, usa per sé pronomi maschili, e cambia il suo certificato di nascita e anche nome: Christopher invece di Kit.
Dice che poi penserà se fare un intervento chirurgico e se prendere il testosterone a 16 anni, in modo che il suo corpo si svilupperà come quello dei maschi.
Il libro insegna anche ad usare le parole “giuste”: “cisgender” per i bambini che noi non esitiamo a definire normali; e “panromantic “,” intersessuale “,” genderqueer “,” xe ” e altre varie amene follie come da manuale gender.
Termini come “signore” e “signori” e “ragazzi” e “ragazze” sono condannati perché discriminano i transgender, quindi non vanno usati.
Sarah Vine, del Daily Mail, ha criticato questa iniziativa della scuola inglese: “Nel tentativo di migliorare la vita di una minoranza infinitamente piccola, stiamo minacciando la sanità mentale di – e sì, ho intenzione di dirlo – bambini normali“, ha scritto. “E ‘ora di porre fine a questa assurdità.”
Anche noi condividiamo la posizione della giornalista inglese, che è poi quella degli esperti e degli psichiatri che non hanno seguito le orme del famigerato dottor Money. Essi spiegano perfettamente che è molto pericoloso indurre confusione di genere nei bambini... (cliccate sui link evidenziati per saperne di più).
Noi in Italia siamo ancora in tempo a frenare questa follia ideologica prima che faccia i danni che ha fatto nel Regno Unito: nel 2010 erano stati contati 97 casi di bambini con disforia di genere; l’anno scorso i casi di bimbi trans – gender sono stati 1.013.
Vogliamo questo anche per i nostri bambini?
Redazione
Fonte: LifeSiteNews
#STOPuteroinaffitto: firma e fai firmare qui la petizione
contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini