Il Parlamento del Massachusetts ha abolito per legge il sesso biologico, che sarà rimpiazzato dalla ‘gender identity‘.
Ovviamente la cosa consente a tutti di fruire di bagni, spogliatoi, dormitori e quant’altro, secondo il gender che di sentono.
La legge è stata approvata da una larga maggioranza e il governatore Charlie Baker ha già detto che la firmerà.
Il “Gender Identity Public Accommodations Bill” (H.4343) prevede, per la lotta alla discriminazione dei trans-gender, di sostituire la parola ‘sex’ (sesso) con ‘gender identity’ (identità di genere) in ogni contesto legale e amministrativo. In particolare, sarà compito della Commissione anti-discriminazione del Massachusetts emendare tutti i regiolamenti vigenti per mettersi al passo con questo cambiamento.
E poi, in modo specifico, la legge in questione prevede la ‘libertà di WC’, consentendo a chiunque l’uso dei bagni, degli spogliatoi e dei dormitori più consoni alla percezione di sé che si ha al momento. I predatori sessuali saranno molto lieti di questa nuova normativa. Il diritto alla privacy del 99% della popolazione del Massachusetts viene calpestato.
Ma a parte questi fatti – che comunque non sono trascurabili – fa impressione la protervia e la cecità dell’ideologia gender: si possono cambiare leggi e Costituzioni; il ‘Ministero della Verità’ può cancellare da tutti i giornali e da tutti i libri del mondo la parola ‘sesso’ e sostituirla con ‘genere’; si può multare (quasi quasi ci siamo) chiunque si ostini a usare le parole ‘sesso’, ‘maschio’ o ‘femmina’... ma il dato di fatto, la realtà, la biologia del corpo umano, resta quella che la natura ha predisposto da sempre.
Gli uomini e le donne nascono tali, con il corredo cromosomico XX oppure XY. Anche a fronte delle (gravi e rarissime) anomalie genetice che possono capitare la Y o c’è o non c’è, e ciò determina la natura sessuata dell’individuo. I genetisti lo sanno, il ‘sesso neutro’ non esiste. Forse, un giorno, per legge, non potranno più dirlo a nessuno. Ma le persone continueranno a essere maschi o femmine fino a quando durerà il genere umano.
Francesca Romana Poleggi
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