Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha cercato di introdurre l'ideologia di genere nelle leggi americane fin dal suo primo giorno in carica. Forse avrebbe preferito farlo con la legge ‘quadro’, l'Equality Act, che vuole elevare le categorie di "orientamento sessuale" e "identità di genere" allo status di etnia e sesso, ma questo sforzo per ora ha trovato una ferma opposizione e, dunque lo stallo, al Senato.
Così, per ora, la sua amministrazione sta cercando altri modi per inserire i concetti di orientamento sessuale e identità di genere nelle legislazioni esistenti ed in vigore nel Paese. L'ultimo tentativo? A gennaio scorso il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha proposto un regolamento che andrebbe ad aggiungere l'orientamento sessuale e il linguaggio dell'identità di genere all'Affordable Care Act del 2010. Secondo il dipartimento, queste aggiunte garantiranno che coloro che si identificano come LGBT ricevano cure "medicalmente necessarie". Questo include gli interventi chirurgici "gender-affirming" e la "terapia" ormonale.
In realtà, queste nuove norme vogliono aggirare la legge e definiscono trattamenti ‘trans’ come benefici sanitari essenziali per i cittadini. Questo non solo contraddice la migliore scienza e medicina, ma è un disastro per gli assicuratori e, soprattutto, per coloro che lottano con la disforia di genere. La nuova proposta dovrà superare problemi legali e non è ancora detto che potrà entrare in vigore e divenire vincolante. Gli esseri umani - ce lo dice la scienza - sono una specie sessualmente dimorfica. Con rarissime eccezioni (come quelle derivanti da disturbi dello sviluppo sessuale, a volte chiamati "intersessuali"), ognuno di noi è chiaramente maschio o femmina. Al contrario, una volta slegata dal sesso biologico, l'identità di genere può significare quasi tutto, da qui l'attuale tassonomia di almeno 72 generi, in costante via di espansione.
La nuova regolamentazione del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani Usa cancellerebbe, dunque, un aspetto chiave della nostra umanità: sostituirebbe il sesso biologico come criterio per le cure mediche con una nozione di fluida di identità di genere. La sfida dunque è sul senso delle parole, ovvero la loro sostituzione e, in ultima analisi, sulla distruzione della realtà e dell’evidenza umana che si ridurrebbe ad una semplice opinione, pronta ad essere sostituita da qualsiasi follia possa mai venire a galla.