Oggi, 31 luglio, la sen. Fedeli, Ministro della Pubblica Istruzione, ha ricevuto Toni Brandi, il presidente di ProVita, e le Associazioni pro famiglia rappresentate da Giusi D’Amico (Non si tocca la famiglia), Filippo Savarese (Generazione Famiglia), Chiara Inannarelli (Comitato articolo 26).
Il Ministro ha dichiarato che per lei di “generi” ve ne sono solo due : maschile e femminile. Ha poi riconfermato di voler sostenere la necessità del consenso informato preventivo dei genitori.
Brandi ha dichiarato: « Spero che ciò che si è detto nell’incontro di oggi si traduca in realtà concreta: ci aspettiamo quindi che il Ministro si adoperi affinché i dirigenti scolastici ottemperino l’obbligo di informare preventivamente i genitori rispetto alle attività curricolari ed extracurricolari su certi temi, e che quindi ad esse non partecipino i figli di quelli che non hanno dato l’assenso».
Durante le interrogazioni parlamentari che si sono svolte a marzo e ad aprile alla Camera, è stato evidenziato alla Fedeli che nonostante le rassicurazioni del precedente Ministro Giannini – la propaganda gender nelle scuole è continuata indisturbata. Vengono presentati, ad esempio, progetti contro il bullismo che poi di rivelano “lezioni” tenute da Arcilesbica nazionale. Nel liceo di Pescara in questione, quasi nessuno era a conoscenza della specificità dei temi trattati, né tantomeno di chi fossero i relatori. Nei fatti per il Ministro un’adesione generica al POF della scuola, sul quale mai sarà scritto nel dettaglio che Arcilesbica terrà lezione agli studenti, per il MIUR valeva come consenso informato: sta ai genitori approfondire…
Quindi, conclude Brandi: «Non smetteremo di vigilare. Continueremo a fare pressione sulle istituzioni, ma invitiamo i genitori ad essere sempre presenti nella vita scolastica dei figlioli e a segnalarci tutte le iniziative che ritengono lesive del loro diritto ad educare i propri bambini».
Redazione
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