Nuova collezione, nuova icona gender (less).
E questa volta tocca al figlio diciassettenne di Will Smith, Jaden, che ha posato assieme a tre modelle nelle strade di Tampa, in Florida, per la nuova campagna pubblicitaria della maison francese Luis Vuitton.
La particolarità? Jaden, come le colleghe, posa con un look decisamente femminile, con gonna e chiodo di pelle e un’acconciatura decisamente da donna.
Il direttore creativo di Luis Vuitton, Nicolas Ghesquière, lancia così la sua provocazione, l’ennesima, per una moda “libera da etichette e pregiudizi”. E Jaden Smith diventa quindi il simbolo della sessualità liquida e del genere intercambiabile, appunto genderless. Ghesquière l’ha scelto apposta per questo, ovvero per rappresentare una “generazione che ha assimilato i codici della vera libertà, uno che è libero dal manifesto e dalle domande sul gender”.
Il principio genderless, più di ogni altra cosa, diventa quindi la nuova ispirazione principale per il direttore creativo della nota casa di moda francese che, attraverso lo stile neutro e volti come quello di Jaden Smith, mira a creare “l’integrazione del guardaroba globale”.
Così l’industria del fashion continua a puntare su icone che rappresentano sempre più il genere neutro, scegliendo volti – noti e meno noti – che eliminino i confini tra l’universo maschile e quello femminile.
Come avevamo già evidenziato in altri articoli sul tema, il genderless è il vero leit-motiv di moltissime collezioni delle case di moda più famose. Chanel, Gucci, Prada, Dries Van Noten, Rick Owens e molti altri continuano a puntare, infatti, sull’annullamento dei generi. Sempre più modelle quindi sono destinate a sfilare con look androgini, e, a quanto pare, saremo costretti a vedere sempre più uomini che indossano la gonna.
Anastasia Filippi