“Giù le mani dei bambini”. Gli (pseudo) argomenti scientifici dei discorsi ” no – gender “.
Sarà questo il titolo di un seminario che si terrà all’Università di Verona, organizzato dal Centro di ricerca Politesse – Politica e Teorie della sessualità, che fa parte del Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia dello stesso Ateneo.
Il corso darà tenuto da Massimo Prearo e Chiara Sità, alle 15.30, nella sala video (terzo piano) di Palazzo Zorzi, Lungadige Porta Vittoria 17, Verona.
Speriamo davvero che qualcuno tra i nostri lettori possa andare a sentire cosa dicono, prenda appunti coscienziosamente e ci riferisca.
La curiosità ci è venuta, leggendo la presentazione che ne hanno fatto sul sito web: Il dibattito sulla genitorialità omosessuale, che la discussione su DDL Cirinnà ha fortemente intensificato nel corso dell’ultimo anno, ha evidenziato l’impatto pervasivo dei discorsi “no-gender”. Il seminario va in profondità per comprendere i modi in cui una “frode culturale”, fondata sulla inconsistenza scientifica di “ideologia di genere”, è stata massicciamente diffusa in tutta Italia.
Si andrà quindi a capire come questi argomenti si sono andati progressivamente strutturando in una tesi (pseudo) scientifica sul presunto carattere “contro-natura” delle relazioni genitoriali di persone dello stesso sesso e sui “bisogni” e i “diritti” dei bambini.
Ci piacerebbe proprio sentire i loro argomenti “scientifici” contro i nostri argomenti “pseudo scientifici”.
Anzitutto, realisticamente parlando, dovrebbero finirla con le contraddizioni: “genitorialità omosessuale” è una menzogna. Due persone dello stesso sesso non genereranno mai niente, da soli (si devono comprare uteri e /o gameti da qualche parte). E ci piacerebbe anche capire perché “bisogni e diritti” dei bambini sono messi tra virgolette.
Ad aprile, poi, ci sarà un altro seminario davvero interessante: “Fare e disfare la famiglia Dal progetto radicale di Gesù alle prime letture cristiane di Genesi 1-2”. La relazione di Mara Rescio (CISSR – Centro Italiano di Studi Superiori sulle Religioni) si intitolerà: “Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?”. Gesù, i suoi discepoli e la sovversione della famiglia; quella di Arianna Rotondo (Università di Catania): “Maschio e femmina li creò”. Relazione e identità sessuata nelle prime interpretazioni cristiane del racconto biblico della creazione. Si parlerà, cioè, delle “strategie di sovversione della famiglia che le prime testimonianze evangeliche attribuiscono a Gesù, e sulla loro complessa ricezione negli ambienti del cristianesimo primitivo”; e della “storia delle prime letture cristiane del racconto biblico della creazione, facendone emergere i diversi modelli di “naturalizzazione” del concetto di famiglia”.
Anche lì, vorremmo proprio esserci, per stare a sentire. Finalmente potremo sapere (da loro) quello che davvero voleva Gesù, ai suoi tempi, e il Buon Dio, nella notte dei tempi.
Ci piacerebbe anche capire quanti soldi prendono tra denari pubblici e tasse universitarie per pensare così tanto su così tante cose.
Redazione