Un video della BBC vuol dimostrare che gli adulti sono influenzati dagli “stereotipi gender” quando giocano con i bambini.
Sarà anche vero: siamo portati ad offrire alle bambine le bambole e ai bambini le costruzioni... ma ai produttori del filmato, distratti, è sfuggito un piccolo – grande particolare che dà una bella mazzata alla teoria del gender (il gender, appunto, come frutto dell’educazione e non della natura: not nature, but nurture).
L’esperimento consiste nel vestire un bambino da femmina e una bambina da maschio. Gli adulti, che non lo sanno, li fanno giocare. E effettivamente all’apparente bambino offrono giochi da maschio e all’apparente bambina offrono giochi da femmina.
Ma se guardate bene l’estratto video qui sotto, quando la signora bionda offre al bambino vestito da femmina il bambolotto, il piccolino si gira e spontaneamente va a prendersi un robot. Poi, ovviamente, di fronte all’insistenza della signora, presta attenzione anche al bambolotto.
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Insomma, se tutta la cosa è stata montata per dimostrare che noi adulti siamo influenzati dagli stereotipi gender, involontariamente il video dimostra che i bambini hanno gusti determinati proprio dal sesso biologico (se volete approfondire leggete qui, e qui, e qui).
Che poi i piccoli sono facilmente influenzabili, con l’educazione (nurture) è un altro paio di maniche. Ma “educare”, da “e-ducere” vuol dir proprio aiutare i bambini a confermare e rafforzare ciò che la natura gli ha dato: le inclinazioni, le abilità e anche il gender adeguato al sesso.
Pretendere che i bambini siano di gender “neutro” e “lasciarli liberi” di “essere” ciò che si vuole, vuol dire farne dei bambini confusi che poi diventano adulti disadattati.
Redazione
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