Cari Lettori, cari amici,
recentemente, quando ProVita è stata convocata dalla Camera dei deputati per dare il suo parere sulle (aberranti) proposte di legge tese ad introdurre l’educazione gender nelle scuole, abbiamo sentito qualcosa che ci ha fatto inorridire (ma che purtroppo sapevamo già).
“Esperti” LGBT cercavano di convincere i parlamentari che bisognava cominciare l’indottrinamento dei bambini molto presto, dall’asilo nido, perché i bambini apprenderebbero dalla famiglia l’eterosessualità, la mascolinità e la femminilità nei primi anni di vita .... per questo – secondo loro – lo Stato dovrebbe intervenire molto presto per impedire alla famiglia questo compito educativo: anche facendo leggere ai bambini libricini in cui due uomini gay comprano in America un bambino tramite utero in affitto ... e descrivendo questa pratica come “meravigliosa”!
D’altra parte, a Roma, non molto tempo fa, il rappresentante di un’agenzia straniera di uteri in affitto, cercava di vendere i suoi “servizi” a clienti italiani dichiarando: “Sono qui perché voglio aiutarvi ad ottenere quello che volete [cioè un bambino], nel minor tempo possibile e al prezzo più economico. Vogliamo avere più clienti in Italia ...”.
I fautori del gender e le aziende di surrogazioni mirano allo stesso obiettivo: sperimentare le loro follie sui bambini, per ideologia o per profitto, riducendoli a meri oggetti da comprare o da stravolgere nella loro identità sessuata.
Davanti a questo ProVita ha prontamente agito:
- siamo intervenuti alla Camera dei deputati per demolire la “educazione di genere”, producendo studi e memorie;
- abbiamo presentato una denuncia contro l’agenzia per l’utero in affitto;
- abbiamo convocato una conferenza stampa al Senato – ripresa da innumerevoli quotidiani e TV -, lanciato una petizione e avviato una campagna di sensibilizzazione a mezzo stampa, per puntare i riflettori sulla necessità di un’abolizione universale della pratica dell’utero in affitto e di un serio controllo anche sul nostro territorio.
Nonostante che anche il Consiglio d’Europa si sia espresso contro l’utero in affitto, Abbiamo bisogno però del vostro aiuto in quanto le nostre risorse si esauriscono...
Anzi, nell’immediato, ci servirebbe un vostro aiuto urgente per:
- continuare la battaglia legale contro le agenzie straniere di uteri in affitto che operano nel nostro Paese;
- monitorare le discussioni sulle proposte di legge “gender” in Parlamento ed intervenire prontamente facendo pressione sui politici per bloccarle nelle fasi iniziali;
- intraprendere una campagna contro la sessualizzazione precoce dei nostri bambini da parte dei media, i quali diffondono sempre più spudoratamente contenuti sessuali (e ora omosessuali...) espliciti.
Tutto dipende da voi. Da ciascuno di voi dipende il futuro della famiglia in Italia. Da ciascuno di voi dipende il futuro dei nostri bambini. Insieme, possiamo cambiare questo futuro in meglio.
Spero di poter contare sulla vostra generosità per continuare la battaglia che ci vede impegnati in prima linea e di cui – forse – ora vediamo solo l’inizio.
Grazie dal profondo del cuore.
Toni Brandi