Buone notizie sul fronte Pro Vita negli Stati Uniti. La scorsa settimana il giudice distrettuale della Louisiana, Terry Doughty, ha bloccato le modifiche unilaterali del Titolo IX volute dall'amministrazione di Joe Biden, definendole contestualmente anche una «minaccia alla democrazia» e un «abuso di potere».
Il Titolo IX è una vecchia legge sui diritti civili che vieta la discriminazione basata sul sesso nelle scuole e in altri centri educativi che ricevono finanziamenti federali. Secondo le nuove regole che vorrebbe imporre il governo Biden, e che partiranno dal 1° agosto, la discriminazione sessuale includerebbe la discriminazione basata sull'identità di genere e sull'orientamento sessuale e di fatto introdurrebbe al gender, con il rischio di spingere sempre di più alla carriera alias o ai bagni gender nelle strutture scolastiche del Paese. Non solo: gli studenti LGBT con questa modifica potrebbero denunciare eventuali discriminazioni cui la scuola sarebbe ovviamente obbligata a rispondere e addirittura anche in caso di bocciatura potrebbero appellarsi al Titolo IX per fare ricorso.
Con questo stop deciso dal giudice distrettuale statunitense Terry Doughty, dunque, il blocco della legge riguarda in particolare quattro Stati: Louisiana, Mississippi, Montana e Idaho, ma un anche in altri stati degli Usa sono in corso cause legali di chi si è detto contrario a una legge politicamente e socialmente pericolosa per ottenere gli stessi risultati.