13/06/2024 di Toni Brandi

«Ho conosciuto Chiara Corbella Petrillo: ecco come ha ispirato la nascita di Pro Vita». Il ricordo di Antonio Brandi

In occasione del 12° anniversario della salita in Cielo di Chiara Corbella Petrillo, avvenuta il 13 giugno del 2012, condividiamo una riflessione e un ricordo personale del Presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus Antonio Brandi, amico di lunga data della famiglia Corbella e testimone oculare di quelle “virtù eroiche” riconosciute nella vita e nella fede della giovane madre romana dalla Chiesa Cattolica quando, nel 2018, ha inaugurato il processo per la sua beatificazione e canonizzazione proclamandola Serva di Dio. Alla memoria di Chiara Corbella Petrillo è dedicato il progetto, recentemente inaugurato, de La Casa di Chiara.




Oggi, 13 giugno 2024, è il dodicesimo anniversario del giorno che Chiara Corbella Petrillo è salita in Cielo. Una giovane mamma romana di 28 anni che ha fatto la volontà di Dio, accogliendo Maria Grazia a cui viene diagnosticata un’anencefalia. Chiara ed il marito Enrico scelgono di portare avanti la gravidanza e la piccola, che nasce il 10 giugno 2009, muore dopo poco più di mezz’ora. Il funerale, qualche giorno dopo, viene vissuto con la stessa pace e serenità che ha accompagnato i mesi di attesa per la nascita. Qualche mese dopo Chiara è nuovamente incinta. A questo bambino, cui verrà dato il nome di Davide Giovanni, viene però diagnosticata una grave malformazione viscerale alle pelvi con assenza degli arti inferiori. Anche lui muore poco dopo essere nato, il 24 giugno 2010. Anche il suo funerale sarà vissuto come una festa. 

La gravidanza del terzo figlio, Francesco, inizia poche settimane dopo la nascita di Davide Giovanni. A Chiara viene diagnosticato un tumore alla lingua. Scrive Chiara: «Per la maggior parte dei medici Francesco era solo un feto di sette mesi. E quella che doveva essere salvata ero io. Ma io non avevo nessuna intenzione di mettere a rischio la vita di Francesco per delle statistiche per niente certe che mi volevano dimostrare che dovevo far nascere mio figlio prematuro per potermi operare». Infatti Chiara lottò con tutte le sue forze per garantire la vita a Francesco che nasce il 30 maggio 2011. 

Questa giovane mamma morì a mezzogiorno del 13 giugno 2012, dopo aver salutato tutti, parenti ed amici, dicendo a ciascuno “ti voglio bene”. 

Ho ancora presente quando Roberto, il babbo, mi ha chiamato alle 18 dello stesso giorno per informarmi che Chiara ci aveva lasciato e mentre Roberto, imperterrito e coraggioso, mi spiegava cosa era successo, io non facevo che piangere e riuscii solamente a spiccicare un “mi dispiace molto”. Mia moglie Luciana ed io conoscevamo Chiara sin dalla tenera età. Insieme a lei, la sorella Elisa, il babbo Roberto e la mamma, Maria Anselma, abbiamo passato dei tempi sereni e felici, fatto vacanze insieme in Inghilterra, Repubblica Ceca, Marocco, passato dei momenti di gioia, direi gioia sfrenata, sempre scherzando e ridendo. Ricordiamo anche con entusiasmo il matrimonio di Chiara ed Enrico ad Assisi, la gaiezza, l’humour di Chiara era straordinario e sprizzava gioia da tutti i pori. 

Ed è stata Chiara che, con le sue virtù di amore e perseveranza, ci ha ispirato all’impegno per la Vita ed abbiamo quindi fondato Pro Vita nell’estate del 2012 (diventata Pro Vita & Famiglia nel 2019) che da allora opera per la creazione di una società realmente inclusiva, dove regna l’uguaglianza, senza discriminazioni verso i deboli ed i fragili, come sono in piccoli nel grembo delle madri,  perché la dignità umana è intrinseca all’essere umano perché umano e non dipende dalle condizioni o circostanze in cui si trova.

Chiara ci ha insegnato il vero senso della Vita che non può essere godere solo piaceri, farsi ricco e potente per mangiare, bere e dormire come i bruti ma solo raggiungere il nostro gran fine di fare la volontà di Dio e salvarci l’anima. Questo messaggio è particolarmente importante oggi quando si è stesa una coltre di omertà sulla morte che è oggi divenuta il grande tabù di cui è “indecente” parlare come se fossimo tutti eterni. La morte è invece l’inizio della vera Vita. Chiara usava dire: ”Siamo nati e non moriremo mai più”, che è la sacrosanta verità perché durante questa breve pausa, o meglio, prova terrena tutto passa e passa presto, noi tutti siamo passeggeri, e solo l’eternità è per sempre.

 

 

*nella foto in evidenza i genitori di Chiara - Maria Anselma e Roberto - insieme al presidente di Pro Vita & Famiglia onlus Antonio Brandi, in occasione dell'inaugurazione de "La Casa di Chiara" l'8 maggio 2024 a Roma.

 

 

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