Il modo in cui i preservativi vengono pubblicizzati dà l’impressione fuorviante che i preservativi siano sicuri ed efficaci al 100%.
Chi dice che i preservativi offrono “la massima protezione” e che “i preservativi proteggono entrambi contro le infezioni” mentono sapendo di mentire.
Questo “avviso” riprodotto qui di seguito che è stato pubblicato dalla Rubber Chemistry & Technology, Washington, D.C., fin dal giugno 1992, fino ad oggi è rimasto incontestato.
C’è scritto che il preservativo non protegge dal virus HIV perché il virus può passare i pori che presenta il lattice.
Se ciò non fosse vero, perché la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti insiste sul fatto che i produttori testino la porosità dei preservativi e di conseguenza stabilisce un livello di qualità accettabile (AQL)? E perché se al massimo di quattro preservativi in un lotto di 1.000 sono porosi, il lotto sarà autorizzato a passare?
I preservativi, oltre ad avere possibili difetti di fabbricazione, potrebbero subire un deterioramento durante la spedizione, la manipolazione e lo stoccaggio, e anche ulteriore degrado dopo l’acquisto da parte dell’utente finale.
In misura maggiore o minore, sono questi i fattori che potrebbero contribuire alla degradazione del lattice (e quindi al fallimento del condom): esposizione alla luce solare, calore (incluso il calore corporeo quando riposto in tasche o portafogli), umidità, pressione, alcuni spermicidi e persino l’ozono atmosferico. Inoltre, il preservativo può subire danni fisici dell’ultimo momento immediatamente prima o durante l’uso effettivo, come il contatto con oggetti appuntiti, comprese le unghie e gli anelli.
Il virus dell’AIDS può passare attraverso la membrana del lattice: è stato scientificamente dimostrato.
Di conseguenza, il tribunale di Lagos, in Nigeria, presieduto dal giudice TAO Oyekan-Abdullahi, riunitosi giovedì 22 febbraio 2018 per una causa promossa dal Project for Human Development (PHD) contro la Society for Family Health ( SFH), ha stabilito che i preservativi non sono efficaci al 100% e che l’astinenza totale o la fedeltà è l’opzione migliore per evitare il contagio.
La corte ha anche stabilito che i preservativi non dovranno essere pubblicizzati tra le 6.00 e le 20.00 sulla radio e tra le 18.00 e le 22.00 in televisione.
I ricorrenti hanno ottenuto che i produttori del preservativo Golde Circle siano obbligati a scrivere sulle confezioni che il preservativo non è sicuro al 100%.
Redazione
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto