Un'analisi della rivista National Review ha rilevato che 20 squadre della Major League Baseball in Usa supportano organizzazioni che eseguono operazioni di cambio di sesso sui minori, anche sui minori di 12 anni.
Sui tabelloni segnapunti sono pubblicizzati le "Pride Nignts" e le squadre fanno anche grosse donazioni in denaro: quando si acquistano i biglietti per queste serate dedicate all' "orgoglio" gay, si offre la possibilità di scegliere quale organizzazione Lgbt sostenere (come la "Trans Minors Rights").
Sappiamo che anche l'NBA è stata da tempo pervasa da ideologi "liberal" e molte stelle del basket si sono esposte in prima persona nel favorire propaganda di sinistra.
Toccherebbe ai fan non lasciarsi irretire ed esortare la MLB e l'NBA a invertire la rotta.
Del resto il DailyWire ci spiega che in Usa ci sono medici come il californiano Robert Mosser, fondatore del Gender Confirmation Center di San Francisco, che sostengono pubblicamente che nessun bambino è troppo giovane per prendere in considerazione operazioni di " affermazione del genere ": egli le ha eseguite su ragazzini di 13 anni, ma sarebbe disposto ad operare anche quelli più piccoli. Inutile dire che Mosser è milionario.
Diversi ospedali pediatrici, incluso il Boston Children's Hospital, eseguono interventi chirurgici di "affermazione del genere", ma lo negano. Il Boston Children's Hospital ha nascosto i video che parlano delle "cure che affermano il genere" e delle isterectomie che si possono praticare sulle ragazzine.